L’osteopatia si occupa del neonato e del bambino fino all’adolescenza per far si che ci vuole un bambino sano, per diventare un adulto sano!
dunque uno dei parametri che si prende in esame è proprio il peso. Parlando di peso in fondo troverete una spiegazione dettagliata di come capire in base all’età il peso corretto di tuo figlio. Ma prima farò qualche accenno su cosa l’osteopata può fare per sostenere la salute di tuo figlio affinché il peso sia corretto durante le varie tappe di crescita.
Spesso disordini della suzione portano ad un allattamento che stenta a partire, oppure a rigurgiti frequenti e importanti, oppure a nervosismo e difficoltà a dormire, fino anche alle coliche e irritabilità comportamentale di giorno nei primi mesi di vita e le difficoltà della digestione nell’assorbimento dei nutrienti. Tutto questo influirà sulla crescita del bambino e da quì anche sul peso del bambino.
L’osteopata grazie alla sua visione di insieme e totalità del neonato: dall’anatomia alla fisiologia, è in grado di individuare quali sono le disfunzioni che portano a questi problemi e nel giro di poche sedute può riorganizzare il sistema funzionale del bambino che a quel punto potrà riprendere una crescita senza disturbi. (Per maggiori dettagli ti invito a guardare nel blog la sezione dedicata ai bambini dove ci sono articoli di riferimento più specifici per ogni argomento)
Il peso alla nascita:
Un neonato a termine presenta un peso medio alla nascita di circa 3200 – 3400 grammi; l’intervallo di normalità – necessariamente più ampio – è invece compreso tra i 2500 ed i 4500 grammi, mentre al di fuori di questi limiti si parla rispettivamente di neonato con basso od alto peso alla nascita.
Crescita del peso nel neonato:
Nei primissimi giorni di vita, il peso del neonato tende a calare di un 5-7%, a causa dello stress indotto dal parto e dei vari processi di adattamento al nuovo ambiente. Se ben alimentato, il neonato recupera il peso perduto entro il 15° giorno di vita; in questo periodo, sino al sesto mese circa, il ritmo medio di crescita ponderale è di circa 150 grammi alla settimana. Entro il quinto mese, pertanto, il peso alla nascita viene normalmente raddoppiato.
Se il neonato non viene alimentato a sufficienza, la crescita di peso può essere più contenuta. Oltre a far registrare un aumento ponderale inferiore ai 125 g/settimana o ai 500 g/mese, un neonato che non assume abbastanza latte presenta segni di disidratazione, come urine scure, scarse e maleodoranti, e feci dure emesse di rado.
Crescita fino all’adolescienza:
Durante il primo anno, il peso alla nascita viene pressoché triplicato, mentre la lunghezza aumenta del 50% circa.
Mesi | Peso maschi | Peso femmine |
18 | da 9,0 a 13,6 Kg | da 9,8 a 12,8 Kg |
19 | da 9,8 a 13,7 Kg | da 9,1 a 13,0 Kg |
20 | da 10,0 a 13,9 Kg | da 9,2 a 13,2 Kg |
21 | da 10,1 a 14,2 Kg | da 9,4 a 13,4 Kg |
22 | da 10,3 a 14,3 Kg | da 9,5 a 13,6 Kg |
23 | da 10,4 a 14,6 Kg | da 9,7 a 13,8 Kg |
24 | da 10,6 a 14,8 Kg | da 9,8 a 14,1 Kg |
Successivamente, la crescita di peso continua, anche se al rallentatore. Intorno ai 18 mesi, in particolare, l’aumento ponderale del bambino si riduce in modo significativo rispetto ai periodi precedenti. Se dalla nascita all’anno e mezzo il piccolo aumenta il proprio peso fino ai 10-11 kg, dai 18 mesi ai 2 anni l’incremento è attorno al chilo.
Lo “stop” fisiologico, dunque, non deve allarmare: non si tratta di un blocco permanente della crescita, ma di una diminuzione dell’incremento.
Attorno ai due anni di età, il peso alla nascita è circa quadruplicato, mentre lo stallo nella crescita ponderale prosegue sino ai 5 anni; durante questo triennio, infatti, il peso del bambino aumenta poco meno di 2 kg all’anno. Allo scoccare del quinto anno di età, il ritmo di crescita del peso aumenta gradualmente, sino ad arrivare a circa 2,4 kg al sopraggiungere della pubertà.
L’andamento ponderale è disomogeneo rispetto a quello dell’altezza, tanto che intorno ai 6 anni di età si assiste ad un aumento fisiologico del BMI. Tanto più precoce è questa inversione, tanto maggiore è il rischio che il bambino diventi obeso in età adolescenziale ed adulta (per approfondire: adiposity rebound).
Lo sconvolgimento ormonale che accompagna la pubertà si associa ad una vivace ripresa del ritmo di crescita del peso, che si integra – secondo un’armonica alternanza – con l’accrescimento staturale.
Crescita del peso normale:
Valori di Riferimento per neonati a termine con peso normale
Nascita | Maschio ≈ 3400 grammi; Femmina ≈ 3200 grammi |
5° mese | Il peso alla nascita raddoppia |
12° mese | Il peso alla nascita triplica |
24° mese | Il peso alla nascita quadruplica |
Dopo il 2° anno fino al 10° | Il peso è dato dalla formula: età (anni) x 2 + 8 |
Percentili della crescita:
Percentili di crescita ponderale (neonato) | |
Percentili di crescita ponderale (bambini) | |
Per la valutazione di un eventuale sovrappeso, nella pratica clinica italiana si utilizza il peso ideale, cioè il peso corrispondente al 50° centile per l’età staturale.
In pratica:
- si seleziona l’età per cui la statura misurata del bambino corrisponde al 50° percentile;
- dal punto ottenuto si traccia una linea perpendicolare, rilevando il valore del peso corrispondente al 50° percentile; si ottiene così il peso ideale.
A questo punto, sia l’eccesso che il difetto ponderale vengono calcolati come variazioni percentuali dal peso ideale (quello misurato):
Un bimbo viene considerato:
- sovrappeso, se l’eccesso ponderale è compreso tra il 10 ed il 20% in più rispetto al peso ideale;
- obeso, se l’eccesso ponderale è superiore del 20% rispetto al peso ideale;
- superobeso, se l’eccesso ponderale è superiore del 50% rispetto al peso ideale;
- magro, se il difetto ponderale è superiore al 15% rispetto al peso ideale
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